La disuria (minzione dolorosa), per le donne, rappresenta dal 3% al 5% delle ragioni di visita in medicina generale. La disuria, insieme alla frequenza e all’urgenza urinaria sono i tipici segni predittivi di Infezioni delle Vie Urinarie (IVU).
Il 60% – 80% degli episodi di IVU sono associati alla presenza significativa di batteri nelle urine. Tuttavia circa il 25-30% delle donne sintomatiche avrà un esito negativo alla valutazione della presenza di batteri.
Uno studio coordinato da Stefen Heytens (“Ghent University”, Belgio) pubblicato su Clinical Microbiology and Infection ha valutato la presenza di un processo infettivo da E. coli in atto in donne con sintomatologia da IVU e urinocoltura negativa.
I campioni urinari, raccolti da 220 donne sintomatiche, sono stati sottoposti a PCR quantitativa e confrontati con quelli di 86 volontarie sane senza sintomi.
I ricercatori hanno osservato che circa il 30% dei campioni positivi ad E. coli, valutati con PCR, proveniva da donne sintomatiche con urinocultura negativa.
La negatività all’urinocoltura, nonostante la presenza di infezione da E. coli, è correlata alla capacità del batterio di penetrare nelle cellule uroteliali e formare delle comunità batteriche intracellulari. Il batterio, all’interno della cellula, determina uno stato infiammatorio cronico e la conseguente sintomatologia (bruciore, dolore, urgenza minzionale, etc).
Secondo questo studio l’esito negativo dell’urinocoltura sarebbe legato al fatto che, al momento dell’esame, il batterio si trova all’interno delle cellule uroteliali e non può essere intercettato nelle urine.
Questi risultati suggeriscono che, in presenza di sintomatologia da IVU, nonostante l’urinocoltura negativa, esiste un’elevata probabilità – per le donne – di avere un’infezione da E. coli.
Rif.
- Heytens, A. De Sutter, L. Coorevits, P. Cools, J. Boelens, L. Van Simaey, T. Christiaens, M. Vaneechoutte, G. Claeys, Women with symptoms of a urinary tract infection but a negative urine culture: PCR-based quantification of Escherichia coli suggests infection in most cases, Clinical Microbiology and Infection xxx (2017) 1.e1e1.e6