Malattia di La Peyronie: cos’è e come si manifesta

In breve

Malattia di la Peyronie, di cosa si tratta 

La Malattia di la PeyronieInduratio Penis Plastica (IPP) è una patologia del tessuto connettivo che coinvolge la tunica albuginea dei corpi cavernosi del pene ed è caratterizzata da una placca infiammatoria che diviene progressivamente sempre più fibrosa ed anelastica, con conseguente curvatura e deformità del pene.

L’eziologia della patologia è sconosciuta, ma l’ipotesi attualmente più accreditata prevede un processo anomalo di riparazione delle ferite in risposta ad un microtrauma penieno, che tipicamente avviene durante i rapporti sessuali. La lesione provoca un’infiammazione a carico della tunica albuginea del pene, con progressiva sostituzione del tessuto elastico con tessuto cicatriziale, fino alla formazione di una vera e propria “placca” fibrosa. Questo periodo, durante il quale avviene la formazione della placca, viene riferito come la fase acuta, è caratterizzato da dolore e dura tipicamente dagli 8 ai 12 mesi. Nella successiva fase cronica, il dolore scompare e si assiste alla stabilizzazione della deformità.

Come contrastare la Malattia di la Peyronie

Partendo da queste considerazioni appare evidente quanto sia importante intervenire agli esordi della patologia, essendo potenzialmente ingravescente nel tempo e con un approccio multimodale, al fine di ridurre la progressione della malattia e alleviarne i sintomi.

In questo contesto quindi, sarà utile orientare l’intervento su vari tipi di attività:

  • antifibrotica;
  • antiossidante;
  • sul flusso sanguigno.

Il PABA è un fattore vitaminosimile con attività antifibrotica, poichè riduce la formazione di collagene, attraverso l’aumento dell’ossigeno nei tessuti e dell’attività delle MAO (monoaminossidasi) che abbassano i livelli di serotonina responsabile della fibrogenesi (1).

L-Acetilcarnitina (LAC) molecola endogena coinvolta nel metabolismo energetico della cellula. É un importante antiossidante, poiché inibisce la formazione dei radicali liberi e riduce l’infiammazione diminuendo la produzione di molecole pro-infiammatorie. Inoltre rallenta la fibrosi poichè blocca il rilascio di TGFβ-1 e la proliferazione dei fibroblasti, responsabili dell’evoluzione fibrotica della placca (2).

L’Astaxantina è un carotenoide estratto dall’alga Haematococcus pluvialis ed è considerato uno degli antiossidanti più efficaci in natura. Infatti il suo potere antiossidante è 50 volte più elevato di quello della vitamina E. Grazie alla sua natura anfipatica (possiede una porzione lipofila e una idrofila) l’Astaxantina, riesce a posizionarsi a livello delle membrane cellulari dei globuli rossi, conferendo loro maggiore flessibilità e capacità di passare più facilmente all’interno del lume ristretto dei vasi sanguigni che attraversano i corpi cavernosi, apportando ossigeno a tutte le cellule.

Fonti 

1. Tsambarlis P. 2018 – Nonsurgical management of Peyronie’s disease. Nature Reviews Urology volume 16, pages 172–186.

2. Paulis G. et al. 2022 – Role of Oxidative Stress in Peyronie’s Disease: Biochemical Evidence and Experiences of Treatment with Antioxidants. Int. J. Mol. Sci. 2022, 23, 15969.

3.Ekpe L. et al. 2018 – Antioxidant effects of astaxanthin in various diseases-a review. Journal of molecular pathophysiology, vol 7, no. 1, page 1–6.

HAI LETTO L'ARTICOLO
Malattia di La Peyronie: cos’è e come si manifesta

Condividi sui social