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Tendinopatie: guarire senza rischi

 

I disturbi dei tendini rappresentano un problema molto diffuso tra le persone che praticano attività fisica in modo agonistico o amatoriale. Possono comparire in seguito ad infortuni che colpiscono alcune categorie di lavoratori, i quali sottopongono le articolazioni a stress continui.

Le cause principali sono di origine meccanica:

  • traumi diretti
  • microlesioni 
  • sovraccarico funzionale, detto anche overuse (l’uso eccessivo e ripetuto di alcuni tendini)

Come si manifesta una tendinopatia

Il dolore è il sintomo principale che ci mette in allerta, dapprima si manifesta solo durante il movimento, poi anche a riposo.

In queste situazioni, il nostro primo impulso è cercare di spegnere subito il dolore e recuperare quanto prima il nostro benessere articolare e tendineo. Ma il dolore è un sintomo importante, un campanello di allarme che ci informa su quanto sta accadendo nei nostri tendini.

Con il dolore, il nostro corpo ci sollecita a prenderci cura del problema, non a spegnere la spia e proseguire la marcia. Pertanto, in queste situazioni, è bene recuperare gradualmente la forma fisica e dare ai nostri tendini il tempo giusto per guarire. 

Il dolore è correlato all’ infiammazione e all’edema, che provoca compressione dei vasi sanguigni e dei nervi. Il rischio di complicanze è reale e può condurre alla rottura del tendine stesso o a continue riacutizzazioni.

Per accelerare la guarigione e ridurre i rischi di ricadute e di rottura, è necessario da un lato evitare un intervento drastico sul dolore (come l’utilizzo costante di antidolorifici) e dall’altro ripristinare la fisiologica perfusione tendinea, ridurre l’infiammazione, l’edema e riprendere l’attività fisica con gradualità.