Cibi che gonfiano la pancia in estate: guida alla leggerezza tra alimentazione e abitudini sane

In breve

Cibi che gonfiano la pancia: quali sono e perché evitarli

Durante l’estate, il gonfiore addominale può diventare un fastidio ricorrente, spesso legato all’alimentazione. Conoscere i cibi che gonfiano la pancia è il primo passo per prevenirlo. Alcuni alimenti, infatti, fermentano durante la digestione, producendo gas che si accumulano nell’intestino, provocando disagio e tensione addominale.

Tra i principali cibi che fanno gonfiare la pancia troviamo alcune verdure come carciofi, asparagi, cavolfiore, aglio, piselli, funghi e cipolle. Tra i frutti la mela e il suo succo, le ciliegie, la frutta disidratata e la frutta secca come arachidi e pistacchi, mango, nettarine, pesche, prugna e anguria; i latticini (latte vaccino e derivati, gelati, latte condensato) e tra le fonti proteiche la maggior parte dei legumi, carne o pesce processata; i cereali raffinati e panificati industriali processati ed infine i cibi molto zuccherini ad alto tasso di fruttosio o con dolcificanti artificiali quali sorbitolo e mannitolo.[1]

Tutti questi cibi mangiati in eccesso possono causare fermentazione intestinale. In estate, il problema può accentuarsi per via di una digestione più lenta causata dal caldo. Inoltre, alcune persone possono avere una maggiore sensibilità nei confronti di questi cibi che gonfiano lo stomaco o di quelli che alterano l’equilibrio intestinale.

Tenendo perciò anche conto delle intolleranze individuali, riconoscere quali sono i cibi che gonfiano la pancia permette di evitarli o limitarli, migliorando il benessere generale. Eliminare o sostituire con alimenti più digeribili è una strategia semplice ma efficace per affrontare i mesi estivi con leggerezza e maggiore comfort gastrointestinale.

Caldo e mal di pancia: esiste una correlazione?

Sì, il caldo e il mal di pancia sono spesso collegati. Durante i mesi estivi, le alte temperature alterano numerosi meccanismi fisiologici, tra cui la digestione. Il corpo, impegnato nella termoregolazione, riduce l’apporto di sangue all’apparato digerente, rallentando il metabolismo e favorendo l’insorgenza di fastidi come gonfiore, crampi e dolori addominali.

Inoltre, il caldo influisce sulle abitudini alimentari: si tende a bere bevande fredde, mangiare in modo irregolare o scegliere alimenti più grassi o zuccherati, tutti fattori che aumentano la probabilità di disturbi intestinali.

L’abuso di frutta ricca di zuccheri o l’eccesso di latticini (es. gelati…) possono favorire fermentazione e gonfiore. Inoltre, anche la disidratazione, riducendo la secrezione di muco protettivo intestinale, ha un impatto negativo sul microbiota intestinale.[2]

Questi squilibri possono portare a diarrea estiva o stipsi alternata a gonfiore. Infine, lo stress da caldo, soprattutto in chi viaggia o cambia routine, può amplificare i sintomi. Infatti, viaggi e cambi di fuso orario possono alterare il ritmo circadiano intestinale e la regolarità.

Sapere che esiste un legame tra caldo e mal di pancia aiuta a scegliere comportamenti preventivi e a gestire meglio l’alimentazione nei periodi più caldi.

Gonfiore addominale estivo: ecco perché succede anche se mangi bene

Anche chi segue una dieta sana può ritrovarsi a combattere il gonfiore addominale durante l’estate. Le cause sono molteplici e spesso legate a fattori non alimentari. Abbiamo visto come le alte temperature, ad esempio, influiscano sulla motilità intestinale, rallentando la digestione e favorendo la fermentazione dei cibi.

Un altro fattore è l’aumento del consumo di frutta e verdura cruda che, pur essendo considerate salutari, possono trasformarsi in cibi e bevande che gonfiano la pancia. Alcuni ortaggi, come pomodori, cetrioli e lattuga, sono ricchi di acqua ma poveri di fibre solubili, il che può creare squilibri intestinali in persone con maggior sensibilità intestinale.

Anche la maggiore sedentarietà durante le ore più calde e la disidratazione contribuiscono al gonfiore. Il minor apporto di liquidi rallenta il transito intestinale, provocando tensione addominale e senso di pesantezza.

È utile, quindi, non solo curare la qualità degli alimenti, ma anche la loro combinazione, quantità e frequenza. In estate, anche piccole disattenzioni possono causare disagio. Comprendere che il gonfiore addominale estivo può insorgere anche con un’alimentazione equilibrata aiuta a gestirlo in modo più consapevole.

Come far sgonfiare la pancia velocemente?

Per sgonfiare la pancia velocemente, soprattutto durante l’estate, è importante agire su più fronti: alimentazione, idratazione e attività fisica. Il primo passo è evitare i cibi che fermentano e gonfiano la pancia, come legumi, latticini, alimenti troppo zuccherati o ricchi di lieviti. Tra gli alleati anche i nutraceutici, tra cui Pefixol®[3] che contribuisce a favorire la normale funzione digestiva*.

Pefixol®, è un integratore alimentare a base di:

  • PEA
  • Enzimi: papaina (per la digestione delle proteine), Alfa-galattosidasi (scinde i carboidrati), Beta-galattosidasi (per la digestione del lattosio)
  • *Finocchio: l’estratto secco dei frutti del Finocchio favorisce la funzione digestiva, aiuta a regolare la motilità gastrointestinale e favorisce l’eliminazione dei gas
  • Zinco: contribuisce al normale metabolismo dei macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e alla normale sintesi proteica.

Inoltre, è fondamentale bere acqua a temperatura ambiente e in piccole quantità per evitare il senso di gonfiore. Fare una breve passeggiata dopo i pasti stimola la peristalsi e riduce la tensione addominale. Evitare l’alcol e le bevande gassate è altrettanto essenziale.

Nei casi più fastidiosi, possono essere utili integratori probiotici per riequilibrare la flora intestinale. In sintesi, per sgonfiare la pancia in estate è necessario eliminare gli alimenti responsabili del gonfiore, adottare rimedi naturali mirati e mantenere uno stile di vita attivo e idratato. Intervenire tempestivamente può prevenire l’aggravarsi dei sintomi e migliorare la qualità delle giornate estive.

Cosa sapere sulla diarrea estiva e come prevenirla

La diarrea estiva è un disturbo comune durante i mesi caldi, spesso legato a infezioni alimentari, disidratazione o cambiamenti nella flora intestinale. Le alte temperature facilitano la proliferazione di batteri negli alimenti conservati male o consumati crudi.

Tra le cause principali troviamo anche il consumo di acqua non potabile o bevande con ghiaccio contaminato, soprattutto in viaggio. Altre volte, la diarrea da caldo è provocata da stress o da una dieta eccessivamente ricca di fibre e zuccheri fermentabili.

Per prevenirla, è importante mantenere un’igiene scrupolosa, lavare bene frutta e verdura, evitare latticini non pastorizzati e idratarsi con acqua sicura. È utile anche consumare pasti leggeri, cotti e ben conservati.

Riconoscere i segnali precoci e intervenire con una corretta reidratazione e, se necessario, probiotici può ridurre la durata del disturbo. In caso di persistenza, è sempre consigliabile rivolgersi a un medico.

Rimedi estivi contro il gonfiore addominale: cosa fare e cosa evitare

Affrontare il gonfiore addominale in estate richiede attenzione a cosa si mangia, come si mangia e a cosa si evita. Tra i rimedi più efficaci c’è la scelta di cibi che non fanno gonfiare la pancia, come riso, patate lesse, zucchine, carote cotte, pesce magro e yogurt senza lattosio.

È importante evitare pasti abbondanti e consumare cibo lentamente, masticando bene per limitare l’ingestione di aria. Anche la postura durante i pasti incide: mangiare seduti, in modo rilassato, migliora la digestione.

Tra le cattive abitudini da evitare: bere con la cannuccia, consumare chewing gum e fumare, poiché favoriscono l’aerofagia. Anche i cibi che gonfiano la pancia in menopausa, come dolci, pane bianco e bevande alcoliche, andrebbero limitati.

Per potenziare i risultati, si possono adottare rimedi naturali come infusi al finocchio o massaggi addominali circolari. Bere tisane tiepide al posto di bevande fredde o gassate favorisce la motilità intestinale.

In definitiva, i migliori rimedi estivi contro il gonfiore addominale combinano una dieta mirata, buone abitudini a tavola e attenzione alla qualità degli alimenti. Un approccio consapevole aiuta a vivere la stagione calda con maggiore benessere digestivo.

Pancia gonfia in menopausa? Attenzione doppia in estate

Durante la menopausa, molte donne lamentano una maggiore pancia gonfia, fenomeno che si acuisce con l’arrivo dell’estate. Sappiamo come i cambiamenti ormonali, in particolare il calo estrogenico, possano rallentare il metabolismo e influenzare la motilità intestinale.

In aggiunta diversi studi hanno rilevato che le donne che presentano IBS possono riscontrare un’esacerbazione sintomatologica proprio a causa delle fluttuazioni degli ormoni ovarici nelle fasi pre-menopausali e menopausali. [4] 

A fronte di una maggiore sensibilità a questi disagi intestinali, la concomitante assunzione di cibi che gonfiano la pancia in menopausa (come ad esempio pane raffinato, dolci, insaccati, bevande zuccherate o alcoliche) e una situazione climatica che può indurre una maggior disidratazione, può senz’altro peggiorare la sintomatologia.

Per contrastare il disturbo, è utile preferire alimenti ricchi di fibre solubili e acqua, come frutta cotta, ortaggi al vapore, avena e semi di lino. Anche l’attività fisica leggera e costante, come camminare al mattino sfruttando le ore più fresche, favorisce il transito intestinale.

In estate, un’attenzione doppia alla pancia gonfia in menopausa può fare la differenza per mantenere il benessere digestivo e una sensazione di leggerezza duratura.

Bevande che gonfiano la pancia: come dissetarsi in estate senza appesantirsi

Durante l’estate, alcune bevande che gonfiano la pancia possono aumentare il disagio addominale. Complice il fatto che la stagione estiva possa portare maggiormente al consumo di aperitivi, le bibite gassate, cocktail zuccherati, birra e acque frizzanti, diventano così la causa di fastidiosi accumuli di gas nello stomaco.

Anche i succhi di frutta industriali, poiché spesso ricchi di fruttosio e conservanti, possono causare fermentazione intestinale. Per dissetarsi senza appesantirsi, è meglio scegliere acqua naturale, infusi freddi senza zucchero o acque aromatizzate (con frutta, verdura o erbe fresche).

Ottime alternative sono anche le tisane digestive, anche queste servite tiepide o fredde, che aiutano a sgonfiare e migliorano la digestione. Evitare l’uso di cannucce e bere lentamente contribuisce a ridurre l’aerofagia.

Capire quali sono i cibi e le bevande che gonfiano la pancia aiuta a selezionare meglio cosa portare a tavola nei mesi caldi, mantenendo una buona idratazione e un intestino sereno.

Cattive abitudini che causano gonfiore addominale (senza che te ne accorga)

Il gonfiore addominale può essere causato da comportamenti quotidiani spesso sottovalutati. Mangiare troppo in fretta, parlare durante i pasti, usare la cannuccia o masticare gomme sono abitudini che favoriscono l’introduzione di aria nello stomaco.

Anche lo stress e la mancanza di attività fisica incidono negativamente sulla motilità intestinale. Dormire poco o in modo irregolare, saltare i pasti o mangiare tardi la sera può peggiorare i sintomi.

Correggere queste cattive abitudini è essenziale per ridurre il gonfiore, migliorare la digestione e vivere l’estate con una pancia più leggera.

Referenze:

[1] Bertin L, Zanconato M, Crepaldi M, Marasco G, Cremon C, Barbara G, Barberio B, Zingone F, Savarino EV. The Role of the FODMAP Diet in IBS. Nutrients. 2024 Jan 26;16(3):370. doi: 10.3390/nu16030370. PMID: 38337655; PMCID: PMC10857121.

[2] Aswinanand B, Haridevamuthu B, Guru A, Arockiaraj J. The impact of climate, weather, seasonal transitions, and diurnal rhythms on gut microbiota and immune homeostasis. Antonie Van Leeuwenhoek. 2025 Jun 1;118(7):86. doi: 10.1007/s10482-025-02097-6. PMID: 40450648.

[3] Leggere le avvertenze prima dell’uso.

[4] Heitkemper MM, Chang L. Do fluctuations in ovarian hormones affect gastrointestinal symptoms in women with irritable bowel syndrome? Gend Med. 2009;6 Suppl 2(Suppl 2):152-67. doi: 10.1016/j.genm.2009.03.004. PMID: 19406367; PMCID: PMC3322543.

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