Bromelina a cosa serve: enzima naturale con benefici concreti per corpo e benessere

In breve

Bromelina a cosa serve: definizione, benefici principali e applicazioni

La bromelina è un enzima estratto dal gambo dell’ananas ed è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e drenanti.
Questo enzima è davvero utile per il benessere dell’organismo in quanto è in grado di apportare molteplici benefici:

  • Antinfiammazione: riduce l’infiammazione nei tessuti, migliorando il comfort e diminuendo il gonfiore. Inoltre, attenua i dolori muscolari e favorisce un recupero più veloce in seguito a sforzi intensi.
  • Circolazione: la bromelina migliora la circolazione, favorendo la funzionalità del microcircolo.
  • Effetto drenante: contribuisce ad un’azione drenante, riducendo la ritenzione idrica.
  • Azione proteolitica: favorisce la scomposizione delle proteine in componenti più piccole, supportando il naturale ricambio dei tessuti.

La bromelina è quindi un enzima molto versatile, che può essere assunta in diversi modi. La bromelina si identifica attraverso la sua attività enzimatica/digestiva, espressa in GDU/g (Gelatin Digestion Unit su grammo); più alta sarà la sua attività enzimatica, più efficace e rapida sarà la sua azione.

Bromelina dove si trova: dall’ananas alla capsula

La bromelina può essere assunta naturalmente dall’ananas, soprattutto mangiando la parte centrale del frutto, oppure bevendone il succo.

La bromelina, estratta dal gambo d’ananas, viene utilizzata per la produzione di integratori alimentari, che ne assicurano una concentrazione standardizzata.

Nella maggior parte dei casi, gli integratori a base di bromelina possono essere in forma di compresse o bustine (polveri). La compressa ha il vantaggio di garantire una dose giornaliera precisa ed è apprezzata da chi assume l’integratore con regolarità ogni giorno. Le bustine invece possono essere sciolte in bevande o in acqua e possono essere sorseggiate, garantendone un uso più flessibile.

Le composizioni di alcuni integratori a base di bromelina possono essere mediante l’aggiunta di altri attivi quali gli estratti di Meliloto e Ippocastano, utili alla normale funzionalità del microcircolo e della circolazione venosa.

bromelina a cosa serve, si può assumere come compressa. Agave Group

Come e quando assumere la bromelina: dosaggio, orari e durata

La bromelina va assunta seguendo precise indicazioni sul dosaggio e sulla durata del trattamento, per giovare di tutti i suoi benefici.

La dose giornaliera consigliata di solito varia da 500 a 1000 mg, divisa generalmente in 2 assunzioni: una al mattino e una alla sera. E’ raccomandato di assumerla a stomaco vuoto, lontana dai pasti, per ottimizzarne l’assorbimento e beneficiare della sua attività antinfiammatoria e della sua azione sul microcircolo e sull’eliminazione dei liquidi corporei.

Ma dopo quanto tempo fa effetto la bromelina?  Per godere appieno delle sue proprietà antiedemigena, drenante e antinfiammatoria, è necessario assumere la bromelina per almeno 2 o 3 settimane, ma questo dipende anche dalla titolazione: la titolazione in GDU/g (Gelatin Digesting Unit/grammo) indica la capacità proteolitica della Bromelina e quindi più alta sarà la titolazione, più efficace e rapida sarà la sua azione sull’organismo.

In ogni caso i medici consigliano un ciclo della durata di 4/6 settimane, in base alla dose assunta. In ogni caso è comunque necessario rispettare la frequenza e la costanza di assunzione se si vuole veramente beneficiare al massimo delle sue qualità monitorando eventuali effetti collaterali per intraprendere un percorso sicuro ed efficace.

Chi non deve assumere la bromelina?

La bromelina non va assunta da chi è allergico all’ananas o ad altre famiglie delle Bromeliacee. Inoltre, chi soffre di patologie emorragiche non dovrebbe assumerla, così come chi prende farmaci anticoagulanti, in quanto potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.

Le controindicazioni riguardano anche la tiroide, soprattutto per chi presente disturbi a questa ghiandola: in questi casi è necessario rivolgersi ad un medico prima di iniziare il trattamento.

In gravidanza e durante l’allattamento è il caso di valutare con attenzione gli eventuali rischi insieme al proprio medico. Se dovessero insorgere effetti collaterali a livello gastrico o cutaneo, il trattamento va interrotto immediatamente ed è opportuno rivolgersi a uno specialista.

bromelina a cosa serve, non è consigliata per chi ha problemi alla tiroide. Agave Group

La bromelina fa sgonfiare? Supporto digestivo e sollievo post-prandiale

La bromelina può risultare un ottimo alleato contro il gonfiore e può favorire anche il benessere digestivo. Infatti, grazie alla sua azione proteolitica, agisce sulle proteine presenti nel cibo supportando la digestione e il naturale ricambio dei tessuti, riducendo il senso di pesantezza dopo i pasti. Il risultato è una sensazione di sollievo e leggerezza post-prandiale: diminuisce infatti la sensazione di tensione e gonfiore allo stomaco.

Inoltre, agisce anche sulla ritenzione idrica, grazie alla sua azione antinfiammatoria e i suoi effetti sul microcircolo, consentendole di agire anche sugli edemi tissutali. Va in ogni caso abbinata ad una dieta equilibrata e sana, e affiancata ad una costante attività fisica se si vuole ottenere un supporto nella diminuzione del peso, in quanto agisce drenando i liquidi e migliorando il metabolismo. Ciò non significa che ha un effetto dimagrante, ma può essere un valido alleato durante un percorso nutrizionale.

Differenze tra bromelina e altri enzimi digestivi

Esistono alcuni enzimi digestivi come pepsina o pancreatina, che si differenziano dalla bromelina in quanto hanno solo azioni digestive e non antinfiammatorie.

Nello specifico, pepsina e pancreatina agiscono nello stomaco e nel duodeno e hanno la funzione di scomporre le proteine, mentre la bromelina svolge un’azione più ampia, in quanto favorisce anche il microcircolo, contrastando eventuali edemi. Quindi possiamo dire che la sua azione è triplice: funge da antinfiammatorio naturale, aiuta la digestione e favorisce anche il drenaggio dei liquidi.  

Inoltre, la bromelina assunta tramite compresse o bustine è altamente biodisponibile, in quanto resiste meglio al pH gastrico e garantisce un effetto più prolungato all’interno dell’organismo.

In conclusione, rispetto agli enzimi digestivi isolati come la pepsina e la pancreatina, la bromelina è ricca di proprietà uniche, compresa la capacità di migliorare il recupero muscolare dopo una sessione di sport, grazia alla sua capacità di ridurre i marker infiammatori.

Bromelina a cosa serve: un antinfiammatorio naturale contro i dolori muscolari e articolari

La bromelina può essere utilizzata anche come antinfiammatorio naturale quando si soffre di dolori muscolari e articolari. Essa, infatti, aiuta a ridurre gli edemi e i gonfiori associati alle contusioni, alle distorsioni o all’affaticamento muscolare.

L’edema è un accumulo di liquidi nei tessuti del corpo, che si manifesta generalmente nelle gambe, nelle caviglie, nei piedi e nelle mani. Può essere causato da problemi circolatori, infiammazioni, malfunzionamenti renali o traumi.

Studi clinici evidenziano che la bromelina può diminuire significativamente il dolore e migliorare la funzionalità articolare, agendo direttamente sui processi infiammatori locali2.

È necessario assumere la bromelina con regolarità, seguendo le dosi giornaliere raccomandate dal proprio medico, per riuscire a supportare la ripresa fisica e favorire la mobilità muscolare: rappresenta quindi un valido alleato in caso di tendiniti o lievi artriti.

Per potenziare gli effetti antinfiammatori, alcuni integratori associano vitamina C o estratti di curcuma, offrendo un plus capace di sostenere il microcircolo e ridurre la rigidità.

Bromelina a cosa serve, è efficace contro i dolori articolari e muscolari. Agave Group

Bromelina a cosa serve per la cellulite: azione drenante e risultati prima e dopo

La bromelina può aiutare a contrastare la cellulite grazie alla sua azione drenante: migliora la circolazione, aiuta a contrastare il ristagno dei liquidi e la loro espulsione e quindi è utile contro la classica pelle “a buccia d’arancia”.

I risultati prima e dopo l’utilizzo di un ciclo di integratore a base di bromelina garantiscono una pelle più compatta e tonica e un’evidente riduzione dei gonfiori localizzati.

Non a caso l’ananas viene spesso inserito all’interno di piani nutrizionali che hanno l’obiettivo di sgonfiare e ridurre la cellulite, in quanto fonte naturale della bromelina.

Buoni risultati possono essere apprezzati anche dopo tre-quattro settimane di trattamento, se la bromelina viene assunta con regolarità e seguendo la dose massima giornaliera, a patto di seguire uno stile di vita sano e non sedentario, un’alimentazione equilibrata e di bere tanto per mantenersi idratati.

Bromelina effetti collaterali, le controindicazioni da conoscere

Nonostante sia generalmente ben tollerata, la bromelina può causare effetti collaterali in alcune persone. Tra i più comuni vengono segnalati:

  • Disturbi gastrici: come nausea, crampi all’addome e diarrea. Questi compaiono soprattutto se la bromelina viene assunta a stomaco pieno o se si supera la dose giornaliera raccomandata.
  • Reazioni allergiche: si manifestano con eruzioni cutanea e prurito
  • Ulcere gastroduodenali e disturbi emorragici: effetti collaterali che si presentano in casi più gravi, ad esempio se utilizzata insieme ad anticoagulanti che possono aumentare il rischio di sanguinamento.
  • Controindicazioni alla tiroide: in caso di problemi alla tiroide accertate, è sempre consigliabile consultare uno specialista prima di iniziare ad assumere bromelina

In ogni caso, se presenti sintomi avversi persistenti dopo l’assunzione, è bene interrompere immediatamente trattamento e rivolgersi ad un medico.

Bromelina in gravidanza: sì o no?

Sebbene non esistano evidenze scientifiche sui rischi associati all’uso della bromelina in gravidanza, sempre meglio consultare prima un medico specialista o un ginecologo, il quale può aiutare a intervenire in modo specifico, valutando se è il caso o meno di iniziare un trattamento ed eventualmente a stabilire il dosaggio adeguato e la durata dell’assunzione.

L’assunzione in un caso di gravidanza, qualora fosse ritenuto appropriato, va definito mediante un protocollo personalizzato che consideri il rapporto rischi‑benefici. Il consiglio generale più diffuso è quello di interrompere il trattamento quando si è in stato interessante, per evitare potenziali complicazioni o che questo enzima vada ad interferire con altri farmaci. Rivolgersi al proprio medico è importante in questa fare per avere certezze al riguardo.

bromelina a cosa serve, i rischi per le donne in gravidanza. Agave Group



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Bromelina a cosa serve: enzima naturale con benefici concreti per corpo e benessere

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